KLANGSPUREN - QUARTETTO MAURICE & SOLOVOICES

Programma:
Justė Janulytė Nodo Infinito per 4 voci e 4 archi (2024), ÖEA, 20'
Bernhard Lang GAME 15 "Giochi di specchi" per 4 voci e quartetto d'archi (2022/23), ÖEA, 42'
Interpreti:
Quartetto Maurice:
Georgia Privitera, violino; Laura Bertolino, violino; Francesco Vernero, viola; Aline Privitera, violoncello
Voci soliste:
Svea Schildknecht, soprano; Francisca Näf, mezzosoprano; Jean-Jacques Knutti, tenore; Jean-Christophe Groffe, basso

Lo specchio è il motivo di base di questo concerto - ispirato alla "Tabula Smaragdina", un testo fondamentale dell'alchimia che affascina ancora oggi ed è attribuito a Ermete Trismegistos. In un certo senso, il Quartetto Maurice italiano e i SoloVoices svizzeri si rispecchiano l'un l'altro - non solo per il numero dei componenti, ma anche per la coerenza dei loro colori sonori, qui il quartetto d'archi, là le quattro voci. Bernhard Lang e Justė Janulytė entrano nella sala degli specchi e giocano con i riflessi e i raddoppi che si creano quando i due ensemble vengono riuniti. In Giochi di specchi, Lang fa riferimento alla "Tabula Smaragdina". La simmetria nel suono e nella struttura, i riflessi curvi attraverso loop non del tutto congruenti, i raddoppi e le quadruplicazioni, ma anche le riduzioni della strumentazione del duo conferiscono struttura a questo brano. La compositrice lituana Justė Janulytė fa sedere gli otto musicisti in cerchio. La sua opera Nodo Infinito è ispirata al simbolo buddista del nodo infinito, che rappresenta l'eterno ciclo di vita, morte e rinascita. Causa ed effetto sono in definitiva immagini speculari di uno stesso principio. Nel suo stile "monocromatico", Janulytė compone onde lente, un flusso e riflusso di intensità in cui il quartetto d'archi e quello vocale non navigano mai allo stesso ritmo. Al di sopra (o al di sotto) di tutto questo c'è la domanda: siamo davvero chi vediamo nello specchio?